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10 anni fa il terremoto dell’Emilia: il racconto del Caseificio San Simone

Sono passati 10 anni dallo sciame sismico che ha colpito l’Emilia, provocando 27 vittime e gravi danni a edifici storici, residenziali e produttivi, soprattutto caseifici.

Chi guardava il telegiornale in quei giorni sicuramente ricorda le forme di Parmigiano distrutte sotto i cumuli di legno e cemento.  Tra quelle macerie, c’era anche il nostro magazzino.

Il crollo del magazzino

È il 20 maggio 2012. Durante la notte, la terra inizia a tremare.

Passano 9 giorni, quelle che sembravano scosse di assestamento si fanno sempre più intense. Martedì 29 maggio un’altra serie di terremoti provoca la maggior parte dei danni. 

Il nostro magazzino aveva resistito fino ad allora ma, alla quarta scossa più forte, la struttura già danneggiata non regge più. La seconda scaliera collassa su sé stessa, provocando un effetto domino che butta giù anche tutte le altre.

Nonostante tutto, la produzione non si è mai interrotta, a quel punto fermarsi avrebbe significato buttare mesi e mesi di lavoro. 

Mentre con l’aiuto dei vicini cercavamo di salvare più Parmigiano possibile dai resti della nostra struttura, abbiamo iniziato a stoccare le forme nuove in 3 magazzini diversi, perché non c’era abbastanza spazio.

C’è voluto più di un anno per tornare alla normalità, con un magazzino tutto nostro ricostruito da zero. A 10 anni di distanza, gli effetti del sisma sono una ferita ancora aperta per noi, perché in un attimo abbiamo visto crollare i frutti del nostro lavoro, i nostri conterranei hanno perso la casa o i propri cari. 

In questa giornata, che è stata proclamata di lutto nazionale, cogliamo l’occasione per ricordare quei giorni e commemorare chi ha perso molto più di noi.

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